Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

Entra nella Rivoluzione Energetica

Energia Sostenibile, Risparmio Garantito e un Futuro più Verde per Tutti!

Solaris Fotovoltaico ti invita a prendere parte a una vera e propria rivoluzione energetica: le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Questo progetto innovativo non solo mira a promuovere un futuro più verde e sostenibile, ma offre anche un’opportunità concreta per risparmiare sulla bolletta e creare benefici economici per l’intera comunità.

Scopri come Solaris Fotovoltaico rende l’accesso all’energia rinnovabile semplice, vantaggioso e flessibile per tutti, dai consumatori ai produttori.

I Vantaggi per Ogni Membro della CER

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano un modello innovativo per la produzione e la condivisione di energia a livello locale, offrendo vantaggi tangibili per tutti i membri coinvolti. Che si tratti di semplici producer, prosumer o consumer (consumatori e produttori), l’adesione a una CER comporta benefici economici, ambientali e sociali. Analizziamo nel dettaglio i vantaggi specifici per ciascuna categoria di membro:

01.

PRODUCER

Produttore di energia rinnovabile

Massimizza i Tuoi Profitti: Come produttore di energia rinnovabile, non solo guadagni dalla vendita dell’energia al GSE, ma ottieni anche un incentivo sull’energia condivisa all’interno della CER. Questo significa che i tempi di rientro del tuo investimento si accorciano drasticamente, spesso di anni!

02.

PROSUMER

Autoconsumatore di energia rinnovabile

Fai la differenza, un raggio di sole alla volta: Diventa protagonista della transizione energetica! Produci la tua energia rinnovabile e condividi l’eccesso con la comunità, ottenendo un incentivo e contribuendo attivamente alla sostenibilità del tuo territorio.

03.

CONSUMER

Consumatore di energia elettrica

Zero Costi, Solo Vantaggi: Come consumatore, non hai alcun costo di adesione alla CER. Semplicemente, ricevi un incentivo sull’energia condivisa prodotta localmente, abbassando la tua bolletta.

La Nostra Proposta Innovativa

Cresci con Noi, Un Pannello alla Volta!

Stanchi di impianti fotovoltaici rigidi e costosi? Solaris rivoluziona l’accesso all’energia solare con la nostra offerta unica:

  1. Inizia Piccolo, Pensa in Grande: Entra nella CER come Prosumer con un impianto base da 3 kWp. Valuta i benefici, monitora i tuoi risparmi e, quando sei pronto, aumenta la potenza aggiungendo solo i pannelli! Al resto pensiamo noi: installazione, pratiche burocratiche e integrazione nella CER.

  2. Investimento Intelligente: Grazie al contributo dell’energia condivisa, il tuo impianto si ripaga in pochi anni. Immagina di generare la tua energia, aiutare la comunità e vedere il tuo investimento rientrare rapidamente!

  3. Pagamenti Flessibili: Offriamo comode rate fino a 120 mesi per rendere l’energia solare accessibile a tutti.

  4. Autofinanziamento: Con il risparmio in bolletta e l’incentivo sull’energia condivisa, le rate del tuo impianto si autoripagano in pochi anni! È un investimento che si ripaga da solo, mentre fai del bene all’ambiente.

Perché Entrare in una CER con Solaris?

Solaris ti offre un modo semplice e vantaggioso per partecipare attivamente alla transizione energetica, contribuendo a un futuro più verde e risparmiando sulla bolletta. Ma non solo! Con Solaris, hai accesso a vantaggi esclusivi che non troverai altrove.

Flessibilità e scalabilità

Entra gradualmente, partendo con un impianto fotovoltaico dimensionato per le tue esigenze iniziali. Potrai facilmente ampliarlo in futuro.

Ritorno rapido sull'investimento

Grazie agli incentivi e al risparmio in bolletta, il tuo impianto si ripagherà in tempi record.

Finanziamento su misura

Offriamo soluzioni di finanziamento flessibili e personalizzate, con comode rate fino a 120 mesi.

Unisciti a Solaris Fotovoltaico e costruiamo insieme un futuro energetico sostenibile e vantaggioso!

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DOMANDE FREQUENTI

Cosa è una Comunità Energetica Rinnovabile (CER)?

Una Comunità Energetica Rinnovabile (CER) è un gruppo di cittadini, piccole e medie imprese, enti locali, autorità pubbliche, comprese le amministrazioni comunali, le cooperative, le organizzazioni di ricerca, le istituzioni religiose, gli enti del terzo settore e quelli impegnati nella protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti appartenenti a uno o più membri della comunità.

All’interno di una CER, l’energia rinnovabile generata può essere distribuita tra i vari produttori e consumatori, che si trovano nello stesso ambito territoriale, grazie alla rete nazionale di distribuzione dell’energia elettrica, che consente di effettuare una condivisione virtuale dell’energia prodotta.

Lo scopo principale di una CER è offrire vantaggi ambientali, economici e sociali ai suoi membri o soci e alle comunità locali in cui è attiva, promuovendo l’autoconsumo di energia rinnovabile.

In primo luogo, è necessario identificare le aree dove installare gli impianti a energia rinnovabile e selezionare gli utenti con cui collaborare per condividere l’energia elettrica prodotta.

Successivamente, è fondamentale costituire legalmente la CER, scegliendo una forma giuridica come associazione, ente del terzo settore, cooperativa, cooperativa benefit, consorzio, organizzazione senza scopo di lucro, ecc., in modo da garantirne l’autonomia giuridica e la conformità agli obiettivi principali per cui è stata fondata. Ogni CER deve quindi essere dotata di un atto costitutivo e di uno statuto.

L’adesione alla CER, sia da parte di consumatori di energia che di produttori di energia rinnovabile, può avvenire al momento della sua costituzione legale o in un momento successivo, secondo le modalità stabilite negli atti e negli statuti della CER stessa.

Le grandi imprese non possono essere membri di una CER, ma possono partecipare a un gruppo di autoconsumatori rinnovabili. In un gruppo di autoconsumatori, infatti, la legge permette a diversi soggetti, incluse le grandi imprese, di condividere l’energia prodotta da impianti rinnovabili, ma senza essere parte integrante di una CER, che è invece riservata a cittadini, piccole e medie imprese e altri enti locali o non profit.
Successivamente, è fondamentale costituire legalmente la CER, scegliendo una forma giuridica come associazione, ente del terzo settore, cooperativa, cooperativa benefit, consorzio, organizzazione senza scopo di lucro, ecc., in modo da garantirne l’autonomia giuridica e la conformità agli obiettivi principali per cui è stata fondata. Ogni CER deve quindi essere dotata di un atto costitutivo e di uno statuto.

L’adesione alla CER, sia da parte di consumatori di energia che di produttori di energia rinnovabile, può avvenire al momento della sua costituzione legale o in un momento successivo, secondo le modalità stabilite negli atti e negli statuti della CER stessa.

Tutti i membri della CER, che siano consumatori finali di energia elettrica o autoconsumatori (cioè coloro che possiedono un impianto rinnovabile e producono energia per sé e per gli altri membri della CER), conservano i loro diritti di clienti finali, inclusa la libertà di scegliere il fornitore di energia elettrica. Inoltre, hanno la possibilità di lasciare la Comunità in qualsiasi momento, rispettando le condizioni stabilite nello statuto. Le stesse opportunità di ingresso e uscita sono anche garantite ai produttori di energia da fonti rinnovabili.Successivamente, è fondamentale costituire legalmente la CER, scegliendo una forma giuridica come associazione, ente del terzo settore, cooperativa, cooperativa benefit, consorzio, organizzazione senza scopo di lucro, ecc., in modo da garantirne l’autonomia giuridica e la conformità agli obiettivi principali per cui è stata fondata. Ogni CER deve quindi essere dotata di un atto costitutivo e di uno statuto.

L’adesione alla CER, sia da parte di consumatori di energia che di produttori di energia rinnovabile, può avvenire al momento della sua costituzione legale o in un momento successivo, secondo le modalità stabilite negli atti e negli statuti della CER stessa.

Una CER è una comunità che unisce produttori di energia da fonti rinnovabili e consumatori di energia elettrica. In una CER è possibile partecipare in qualità di:

  • Produttore di energia rinnovabile: una persona o un’entità che realizza un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili, come ad esempio un impianto fotovoltaico (o altre tipologie di impianti, come specificato nel punto 8);
  • Autoconsumatore di energia rinnovabile: un soggetto che possiede un impianto di produzione da fonti rinnovabili e produce energia per soddisfare i propri consumi, condividendo l’energia in eccesso con gli altri membri della comunità;
  • Consumatore di energia elettrica: un soggetto che non possiede impianti di produzione, ma ha una propria utenza elettrica, i cui consumi possono essere parzialmente coperti dall’energia rinnovabile prodotta dagli altri membri della comunità. In questa categoria rientrano anche i clienti considerati “vulnerabili” e le famiglie con basso reddito.

Tutti i consumatori e produttori devono essere situati nell’area geografica in cui i punti di connessione alla rete elettrica nazionale (POD) sono collegati alla stessa cabina elettrica primaria.

Sul sito del GSE è disponibile una mappa interattiva delle cabine primarie distribuite sul territorio nazionale.

Con questa mappa è possibile:

  • Visualizzare graficamente, tramite geolocalizzazione, l’area servita da una stessa cabina primaria;
  • Verificare il codice della cabina primaria corrispondente a una specifica posizione geografica, identificata da indirizzo e CAP.

La mappa è consultabile al seguente link: https://www.gse.it/servizi-per-te/autoconsumo/mappa-interattiva-delle-cabine-primarie

Per tutte le CER sono previsti incentivi sull’energia autoconsumata, suddivisi in due forme principali:

  • Tariffa incentivante sull’energia prodotta da fonti rinnovabili (FER) e autoconsumata virtualmente dai membri della CER. Il GSE, che si occupa anche del calcolo dell’energia autoconsumata virtualmente, riconosce questa tariffa per un periodo di 20 anni dalla messa in esercizio di ciascun impianto FER. L’importo della tariffa varia tra 60 €/MWh e 120 €/MWh, in base alla dimensione dell’impianto e al valore di mercato dell’energia. Per gli impianti fotovoltaici, è prevista una maggiorazione di fino a 10 €/MWh a seconda della localizzazione geografica;

  • Corrispettivo di valorizzazione per l’energia autoconsumata, determinato dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente). Questo corrispettivo è di circa 8 €/MWh.

 

Inoltre, l’energia rinnovabile prodotta ma non autoconsumata rimane a disposizione dei produttori ed è valorizzata secondo le condizioni di mercato. Per quest’energia, è possibile richiedere al GSE l’accesso alle condizioni economiche del ritiro dedicato.

Infine, per le CER con impianti situati in Comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti, è previsto un contributo in conto capitale pari al 40% del costo dell’investimento, finanziato tramite il PNRR.

La tariffa incentivante e il contributo ARERA vengono applicati esclusivamente sull’energia elettrica autoconsumata dalla CER. Questa quantità corrisponde a quella condivisa virtualmente, in ogni ora, tra i produttori e i consumatori membri della CER, situati nella stessa area della rete di distribuzione collegata alla medesima Cabina Primaria.

L’energia autoconsumata viene determinata dal GSE, senza alcun costo per i membri della comunità, utilizzando le letture che i distributori di energia trasmettono automaticamente al GSE.

Ogni ora, il GSE calcolerà l’energia prodotta complessivamente da tutti gli impianti della CER e l’energia prelevata da ciascun consumatore della CER. L’energia autoconsumata sarà quindi pari al valore più basso tra la quantità di energia prodotta e quella prelevata dai consumatori.

Il beneficiario del contributo PNRR è la persona o l’entità che finanzia la realizzazione di un impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili, con una potenza fino a 1 MW, situato in Comuni con meno di 5.000 abitanti e che fa parte di una CER o di un sistema di autoconsumo collettivo.

Il contributo in conto capitale del PNRR copre il 40% delle spese sostenute per la realizzazione di impianti FER, nel rispetto dei costi ammissibili e dei seguenti limiti massimi di investimento in base alla potenza dell’impianto:

  • 1.500 €/kW per impianti fino a 20 kW;
  • 1.200 €/kW per impianti con potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
  • 1.100 €/kW per impianti con potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
  • 1.050 €/kW per impianti con potenza superiore a 600 kW e fino a 1.000 kW.

L’IVA non è ammissibile per le agevolazioni, a meno che non sia recuperabile secondo la normativa fiscale sull’IVA.

La tariffa incentivante è cumulabile con il contributo PNRR o altri contributi in conto capitale, nella misura massima del 40%, a fronte di una decurtazione della tariffa incentivante del 50%. Pertanto, se un produttore ottenesse un contributo in conto capitale di qualunque tipologia superiore al 40% del costo dell’investimento (calcolato sulla base dei massimali precedentemente illustrati), non sarebbe possibile ottenere la tariffa incentivante per l’energia elettrica prodotta dall’impianto in questione.

Sì, all’interno di una CER possono essere inclusi anche impianti di ricarica per veicoli elettrici. L’energia utilizzata per ricaricare i veicoli, attraverso specifici algoritmi, viene presa in considerazione dal GSE per determinare l’energia condivisa all’interno della comunità energetica.

Un gruppo di autoconsumatori di energia rinnovabile è formato da almeno due autoconsumatori che si uniscono per condividere l’energia elettrica prodotta da un impianto di fonti rinnovabili, e che si trovano nello stesso edificio. Un esempio potrebbe essere rappresentato da condòmini di un condominio dove è installato un impianto fotovoltaico.

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